Giunge quel momento dell’anno in cui tra una fetta di pandoro e una di panettone qualcuno ha la geniale idea di sganciare una bomba dalla portata mostruosa. “Quest’anno sta finendo”, esordiscono spesso con brillante sagacia, “quindi perché non pensare già a quello nuovo? Quali sono i vostri buoni propositi?”
Secondo me questa è una domanda, un’illecita curiosità morbosa a detta d’altri, che presenta troppi rischi per essere fatta così, alla leggera. Innanzitutto elaborare dei buoni propositi al volgere dell’anno ha un sapore anacronistico, non gli abbiamo nemmeno dato il tempo di spirare in santa pace che già mangiamo al rinfresco dopo il suo funerale. Secondariamente ci si appresta a scrivere questi desideri, un po’ come delle cartoline di Babbo Natale fuori tempo massimo, quando la pancia è piena, la testa è stracolma di visioni celestiali (il cenone con i parenti, il best of delle gaffe annuali, quei tre-quattro istanti di soddisfazione divina, l’onda verde sulle strade trafficate del centro in quel giorno autunnale) e le aspettative sul futuro sono gonfie come il girovita.
Immaginiamo degli scenari idilliaci perché nel nostro sangue circolano troppi zuccheri e troppa speranza imposta dal costume. Capiamoci, a me piacciono le festività e cerco inoltre di essere il più cortese e simpatico possibile per tutta la loro durata, ma lo sarei comunque nonostante le mie intenzioni, anche se non coincidessero con il mio mood reale. Ed è qui che mi, ci, fregano. Tornando agli zuccheri, argomento forse meno divisivo, i propositi arrivano anche in concomitanza con la festa rinomata per essere la più sobria dell’anno. Della serie “cosa mai potrebbe andare storto?”
Giunti a questo punto sarebbe saggio aprire anche una parentesi riguardante quali sono i propositi più comuni, quelli che non possono mancare nelle menti lucidissime dei nostri eroi. Scherzo, era una piccola provocazione, ma so che tutti avete immaginato le mie stesse cose.
Santé! Campai! Cin Cin! Salud!
5 risposte a “Buoni propositi al momento sbagliato”
Se tu dovessi fare un Best of cinematografico, quali film citeresti?
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E’ una domanda interessante, ma devo subito dirti che non me ne intendo granché di cinema e che i miei gusti sono spesso stati considerati un po’ bizzarri. Ma voglio provare a pensare a qualche titolo da scriverti.
Il primo che mi viene in mente è V per Vendetta, l’unico che sia riuscito a vedere per ben cinque volte nella mia vita, subito dopo ti citerei Big Fish, Interstellar, Scott Pilgrim (che reputo un capolavoro intramontabile, ahimè) e Fight Club (adoro il fatto che il finale non sia consolatorio). Per quanto riguarda quelli d’animazione forse quelli più significativi sono Chicken Little (già, proprio lui) e I Mitchell contro le macchine (vai a capire perché). Una menzione speciale la vorrei però dedicare allo spettacolo di Bo Burnham “Inside”, la cui visione mi ha quasi fatto esplodere il cervello.
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Questo film non è d’animazione, ma è senza dubbio molto significativo: https://wwayne.wordpress.com/2020/06/07/una-brava-persona/. L’hai visto?
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Non lo conosco, ma gli darò sicuramente un’occhiata!
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Ottima decisione! Se scavi un po’ nel mio blog di Best of cinematografici ne trovi parecchi. Forse quello che mi ha dato più soddisfazione nello scriverlo è questo: https://wwayne.wordpress.com/2018/07/01/i-10-film-piu-belli-consigliati-da-lapinsu/. Grazie per la risposta! 🙂
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